SmarterX, tempo fa ha lanciato JobsGPT, un GPT-specializzato che scompone qualsiasi mestiere in micro-task, ne valuta l’“esposizione” all’IA lungo una scala da E0 a E11 e calcola il risparmio di tempo potenziale se si adottano strumenti AI-first (smarterx.ai, Marketing AI Institute). Per mettere alla prova la piattaforma ho inserito il mio job title—Director of IT presso Elettra Sincrotrone Trieste, il laboratorio di luce di sincrotrone e laser a elettroni liberi sull’altopiano carsico (www.elettra.eu).
JobsGPT assegna un livello da E0 (nessuna esposizione) a E11 (massima sostituibilità fisica con robot umanoidi).
Il risultato? Un’analisi dettagliata, lucida e utile. Ma soprattutto un messaggio chiaro: non sarò sostituito dall’AI… ma da qualcuno che la userà meglio di me, forse sì.
Ecco cosa ha mappato JobsGPT per il mio ruolo, con i livelli di esposizione AI e la stima del tempo risparmiabile:
- Sviluppo strategia IT allineata alla ricerca → E1/E2 – 25%: LLM in supporto all’analisi dei trend scientifici e alla definizione di roadmap tecnologiche.
- Gestione infrastruttura e sistemi → E2 – 30%: monitoraggio e ottimizzazione con strumenti AI-driven.
- Cybersecurity e data governance → E1 – 20%: policy drafting, analisi dei rischi e compliance automatizzata.
- Budget e procurement IT → E1/E2 – 35%: AI per analisi finanziaria, forecast e supporto all’integrazione ERP.
- Coordinamento supporto tecnico → E2 – 40%: chatbot e helpdesk intelligenti che gestiscono le richieste di primo livello.
- Compliance normativa → E1 – 25%: generazione di documentazione e sintesi dei requisiti regolatori.
- Collaborazione con i ricercatori → E1/E3 – 30%: supporto alla progettazione tecnica, specie se legata a strumenti con componente visuale.
- Mentoring del team IT → E0 – 0%: resta (per ora) un’attività esclusivamente umana, tra empatia, giudizio e leadership.
- Valutazione di nuove tecnologie → E1/E2/E7 – 45%: AI che simula scenari d’adozione e impatti, utile per decisioni strategiche.
Media complessiva di tempo risparmiabile grazie all’AI: 27,8%
Significa che una settimana lavorativa su quattro può essere “liberata” grazie all’uso intelligente dell’AI. Questo non vuol dire meno lavoro: vuol dire più spazio per visione strategica, innovazione e impatto reale. Che cosa posso trarre da questa analisi e quale è il suggerimento? Questo è quello che penso:
- Non temete l’AI: domatela – JobsGPT dimostra che l’AI non cancella i ruoli, ma cambia il contenuto del lavoro.
- Valutate la vostra esposizione – Ogni ruolo può essere sezionato: capire dove intervenire è il primo passo per restare rilevanti.
- Agite ora – Chi integra strumenti AI nel proprio workflow oggi, sarà il professionista indispensabile di domani.
Il mio esperimento con JobsGPT è stato tutto fuorché teorico. È un campanello d’allarme e un invito all’azione: non aspettate che l’AI vi passi sopra come un treno. Saliteci a bordo. Ora. Un modo per iniziare può essere il corso che ho realizzato per Corsi.it (https://r.corsi.it/pgftk) e in cui a breve saranno inseriti nuovi contenuti perchè la velocità con cui queste tecnologie cambiano è veramente esponenziale!